Feigl, Herbert

Induzione e empirismo

Roma : Armando, 1979

Abstract/Sommario: Il principio d'induzione è nella formulazione tradizionale, il principio secondo cui la natura è uniforme e il futuro è uguale al passato; la regola d’induzione è la regola che prescrive di agire assumendo l'esistenza di tale uniformità. Il problema principale dell’induzione consiste nel giustificare la regola e dare così un fondamento razionale alle nostre inferenze induttive. Dopo che Hume Io sollevò con la massima crudezza, questo problema ha continuato ad agitare i « sonni dogmatic ...; [leggi tutto] Il principio d'induzione è nella formulazione tradizionale, il principio secondo cui la natura è uniforme e il futuro è uguale al passato; la regola d’induzione è la regola che prescrive di agire assumendo l'esistenza di tale uniformità. Il problema principale dell’induzione consiste nel giustificare la regola e dare così un fondamento razionale alle nostre inferenze induttive. Dopo che Hume Io sollevò con la massima crudezza, questo problema ha continuato ad agitare i « sonni dogmatici », oltre che di Kant, dei massimi filosofi ed epistemologi, quest’ultimi in particolare preoccupati di evitare la soluzione irrazionalista di Hume di una scienza senza fondazioni. A sottolineare l’importanza del problema, molto efficacemente Whitehead chiamava l’induzione « lo scheletro nell’armadio della filosofia » e Broad « la gloria della scienza e lo scandalo della filosofia ». Né c’è modo di mettere a tacere questo scandalo. Come qui Herbert Feigl mostra molto bene, il tentativo di Popper - di sostituire la regola d'induzione con la regola di falsificazione - non riesce perchè l’applicazione e la giustificazione della stessa regola di falsificazione ha fondamenti induttivi. Supponiamo infatti che una legge scientifica, avanzata in via ipotetica, resista a tutti i tentativi severi di falsificarla: nella metodologia di Popper, la legee è allora ben «corroborata». Ma se il giudizio di corroborazione non si riduce alla semplice e banale dichiarazione post factum che la legge non è stata falsificata ed implica invece - come di fatto implica - che sulla legge si può fare affidamento anche in futuro, allora questo affidamento ha basi induttive. D'altro canto, supponiamo che una legge sia stata falsificata m modo ineccepibile da un esperimento severo. Che cosa, logicamente, impedisce che quella legge, a partire da un certo tempo in poi, non si risollevi e cominci a fare predizioni corrette? « E' solo per induzione - dice Feigl - che si può assumere che una teoria ben confutata rimarrà confutata ». Neppure la metodologia dei programmi di ricerca di Lakatos riesce ad esorcizzare il problema dell’induzione. Qui pure la domanda è la stessa: sulla base di quale valutazione si può ritenere che un programma di ricerca che ha cominciato a « slittare » negativa- mente continuerà a degenerare, sì che è opportuno abbandonarlo? Anche questa valutazione e il conseguente atteggiamento hanno natura e fondamento induttivi. Dunque sotto ogni bandiera metodologica - comprese quelle « pirata » innalzate deliberatamente per sfuggirlo - il problema dell’induzione è un problema reale. La risposta di Feigl a questo problema - elaborata negli scritti qui raccolti che coprono un arco di tempo di quarant'anni - è della massima originalità. Essa intende giustificare la regola d’induzione senza assumere il postulato dell’uniformità, il cui statuto non trova una collocazione soddisfacente entro quella prospettiva rigorosamente empirista cui Feigl dai tempi del Circolo di Vienna è rimasto sempre fedele. In questo senso la risposta di Feigl è una risposta a Hume sul suo stesso terreno. Feigl intende mostrare che un’opportuna distinzione tra giustificazione (justification) di un enunciato di conoscenza, come deduzione di esso da altri enunciati tramite regole di logica, e legittimazione (validation) di una regola o norma, come derivazione di essa quale mezzo dai fini che prescrive, è in grado di superare la conclusione scettica di Hume. Benché anche questa legittimazione o, come pure è nota, « giustificazione pragmatica » dell'induzione vada incontro a difficoltà, essa è il tentativo più efficace e promettente di far uscire lo scheletro dall'armadio.

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Dettagli

Campo	Valore
Descrizione	Induzione e empirismo/ Herbert Feigl ; a cura di Marcello Pera ; prefazione di Francesco Barone. - Roma : Armando, 1979. - 143 p. ; 21 cm. - (Metodologia delle scienze e filosofia del linguaggio. Nuova serie ; 5)
Note	Scritti vari
Collezione	[Fa parte di] Metodologia delle scienze e filosofia del linguaggio. Nuova serie ; 5 [Vai al dettaglio]
Numeri	BNI: 81-7542
Autori	Feigl, Herbert - [Responsabilità principale] Pera, Marcello - [Responsabilità secondaria]
Chiavi	Induzione Logica
Luogo di pubblicazione	Roma - [Luogo di pubblicazione]
Editore	Armando - [Editore]
Categorie	Categorie _MONOGRAFIE - LC (Libri dal 1840 fino agli anni '70)
Paese	Italia
Lingua	Italiano Inglese
ID scheda	44924