Libri dal 1840 agli anni '70

Abstract/Sommario: È di scarsa utilità oggi raggruppare i sistemi economici sotto le tradizionali etichette di capitalismo o comunismo, poiché tali sistemi continuano a mutare nelle strutture e nelle ideologie in modo imprevisto. In questo saggio di carattere storico sui sistemi che mutano, George Dalton ha tracciato lo sviluppo di queste economie, dalla Rivoluzione Industriale ad oggi. Egli tratta prima del capitalismo del XIX secolo, delle contrastanti risposte del socialismo utopico, marxista e democr ...; [Leggi tutto...] È di scarsa utilità oggi raggruppare i sistemi economici sotto le tradizionali etichette di capitalismo o comunismo, poiché tali sistemi continuano a mutare nelle strutture e nelle ideologie in modo imprevisto. In questo saggio di carattere storico sui sistemi che mutano, George Dalton ha tracciato lo sviluppo di queste economie, dalla Rivoluzione Industriale ad oggi. Egli tratta prima del capitalismo del XIX secolo, delle contrastanti risposte del socialismo utopico, marxista e democratico, del capitalismo dello stato-del-benessere degli anni '30 e '40, e della politica della Russia di Stalin. I successivi capitoli esaminano i recenti mutamenti avvenuti e nelle economie sviluppate e in quelle in via di sviluppo: l’autore mostra in particolare come la Rivoluzione Industriale sia rivissuta in Africa ed in Asia. Questo libro mostra con molta chiarezza come i fini politici, gli strumenti politici e le istituzioni economiche di ogni paese sono formati dalle sue tradizioni storiche e politiche. Esso è concepito per gli studenti che iniziano un corso di economia politica e per coloro che si interessano di scienze politiche o di storia sociale.

Abstract/Sommario: Questo è il primo di una serie organica di volumi su alcuni aspetti e problemi fondamentali della società italiana (famiglia, scuola, organizzazione del lavoro, sindacato, emigrazione, mezzogiorno, agricoltura, industria, sicurezza sociale, ecc.) affrontati con un taglio ora sociologico ora economico. Ciò rispecchia non un capriccio dell'editore, ma un aspetto dell'attività dei gruppi di lavoro del Mulino nei settori della sociologia e dell’economia. I volumi della serie non sono desti ...; [Leggi tutto...] Questo è il primo di una serie organica di volumi su alcuni aspetti e problemi fondamentali della società italiana (famiglia, scuola, organizzazione del lavoro, sindacato, emigrazione, mezzogiorno, agricoltura, industria, sicurezza sociale, ecc.) affrontati con un taglio ora sociologico ora economico. Ciò rispecchia non un capriccio dell'editore, ma un aspetto dell'attività dei gruppi di lavoro del Mulino nei settori della sociologia e dell’economia. I volumi della serie non sono destinati a un pubblico di specialisti, ma a tutti, in primo luogo agli studenti. Saranno largamente informativi, ma non mancherà l'aspetto critico-interpretativo. Il simbolo del « pianeta Italia » posto in copertina fungerà da filo conduttore per tutti i volumi della serie. Dei e Rossi si propongono di fornire un quadro organico e riassuntivo delle vicende della scuola italiana, dal dopoguerra ad oggi, secondo una prospettiva di indagine rigorosamente sociologica. Senza perdere di vista la profonda influenza che gli indirizzi di filosofia dell'educazione, via via prevalenti, hanno esercitato sull'organizzazione della pubblica istruzione e sulla sua evoluzione, gli autori hanno centrato il loro discorso sul rapporto fra la storia della scuola e la storia della società, osservando la dinamica delle forze sociali operanti nel periodo, e seguendo i fatti, i fatti della scuola e i fatti della società, più che le idee sull'istruzione.

Abstract/Sommario: A un venticinquennio dalla scoperta e dalia pubblicazione della struttura del DNA, a opera di James Watson e Francis Crick, viene presentato al pubblico italiano questo volume, che ricostruisce le varie tappe della ricerca e della storia del pensiero scientifico a partire dagli anni Trenta. Un filone che ha portato alla definizione della struttura a doppia elica per il DNA, la macromolecola fondamentale per la continuità della vita. L'apporto congiunto della fisica, della chimica e del ...; [Leggi tutto...] A un venticinquennio dalla scoperta e dalia pubblicazione della struttura del DNA, a opera di James Watson e Francis Crick, viene presentato al pubblico italiano questo volume, che ricostruisce le varie tappe della ricerca e della storia del pensiero scientifico a partire dagli anni Trenta. Un filone che ha portato alla definizione della struttura a doppia elica per il DNA, la macromolecola fondamentale per la continuità della vita. L'apporto congiunto della fisica, della chimica e della biologia ha permesso di identificare nel DNA il vero responsabile della trasmissione ereditaria dei caratteri, ma - come giustamente fa osservare Olby - si è giunti a questa meta attraverso un graduale spostamento di interessi circa l’identità chimica del materiale ereditario. Questa convergenza d'intenti ha dato vita a una nuova disciplina, la biologia molecolare, a tutt’oggi feconda di contenuti e di promesse. L’originalità del volume di Olby sta nell’essere spesso scritto ‘in diretta’: infatti contiene stralci di documenti, brani di lettere, interviste agli artefici di quella rivoluzione d’idee, che ha dato alla biologia contemporanea nuova linfa e nuove prospettive. Ma il suo pregio è anche, e soprattutto, nel voler non rappresentare un caso isolato di ricerca specifica, ma piuttosto un prototipo di un modo nuovo di concepire e di fare storia della scienza contemporanea.

Abstract/Sommario: «Una scienza che esita a dimenticare i suoi fondatori è perduta». La frase di Whitehead è emblematica del modo in cui la trattatistica presenta generalmente lo sviluppo scientifico, visto come un accrescersi del «noto» e un diminuire dell’«ignoto», con un processo continuo e irreversibile, cui ciascun ricercatore porta il suo contributo. Le vie «sbagliate» sono escluse e le spiegazioni di oggi sono presentate come «la scienza», cui non sono confrontabili, se non come «falso» a «vero», ...; [Leggi tutto...] «Una scienza che esita a dimenticare i suoi fondatori è perduta». La frase di Whitehead è emblematica del modo in cui la trattatistica presenta generalmente lo sviluppo scientifico, visto come un accrescersi del «noto» e un diminuire dell’«ignoto», con un processo continuo e irreversibile, cui ciascun ricercatore porta il suo contributo. Le vie «sbagliate» sono escluse e le spiegazioni di oggi sono presentate come «la scienza», cui non sono confrontabili, se non come «falso» a «vero», le spiegazioni precedenti. Questo volume, che fa parte di un piu ampio dibattito che interessa scienziati e filosofi della scienza, è forse lo sforzo più completo per mostrare che è vero il contrario: che la scienza procede per rivoluzioni, che le spiegazioni sono tali all’interno di una struttura, di una vasta rete di interconnessioni, che diventa sempre più sottile, ma che spesso si imbatte in fenomeni che non riesce a spiegare senza mutare radicalmente se stessa. Esiste una interazione tra struttura concettuale della scienza e realtà, tra realtà sociale e scienza, che si manifesta nel complesso di forze che decidono cosa è «problema» e cosa è «soluzione» di un problema. Cosa non nuova, ma che Kuhn è tra i primi ad affrontare analiticamente e «scientificamente», tenendo fede al detto baconiano con cui si apre questo libro non baconiano: «La verità emerge piuttosto dall’errore che dalla confusione». Queste posizioni hanno suscitato un serrato dibattito scientifico, che ha dato all’autore lo spunto per un ulteriore intervento, inserito in questa nuova edizione con il titolo "Poscritto 1969".

Abstract/Sommario: La visione del linguaggio come competenza di un parlante-ascoltatore ideale, caratteristica del paradigma dominante in psicolinguistica negli anni '60 — il paradigma chomskiano — appare oggi definitivamente tramontata. Da una visione del linguaggio fuori del contesto si è passati ad una visione del linguaggio nel contesto. Il paradigma emergente negli anni '70 vede il linguaggio essenzialmente come un mezzo di comunicazione e di interazione sociale tra gli individui. In questo volume s ...; [Leggi tutto...] La visione del linguaggio come competenza di un parlante-ascoltatore ideale, caratteristica del paradigma dominante in psicolinguistica negli anni '60 — il paradigma chomskiano — appare oggi definitivamente tramontata. Da una visione del linguaggio fuori del contesto si è passati ad una visione del linguaggio nel contesto. Il paradigma emergente negli anni '70 vede il linguaggio essenzialmente come un mezzo di comunicazione e di interazione sociale tra gli individui. In questo volume si vuole mostrare come questo paradigma sia stato applicato allo studio dell’acquisizione del linguaggio e del suo sviluppo nel bambino. Le ricerche riportate, tutte assai recenti, vengono presentate in due sezioni distinte a seconda che i loro autori considerino il contesto, nel quale il linguaggio si sviluppa, in senso stretto — il contesto comunicativo — o in senso più ampio — il contesto sociale. Questa chiave interpretativa di alcuni degli sviluppi più significativi che si sono verificati in psicolinguistica nel corso degli ultimi dieci anni permette, inoltre, di evidenziare come l'analisi del linguaggio e del suo sviluppo sia divenuta ormai un campo di ricerca interdisciplinare, in cui si sommano e si integrano le competenze del linguista, dello psicologo e del sociologo.

Abstract/Sommario: Questo volume contiene gli elementi della teoria della dimostrazione, cioè di quella parte della logica matematica in cui si assumono le dimostrazioni come oggetto di studio matematico. Lo studio delle dimostrazioni può essere condotto con due finalità differenti: fornire un’analisi generale della nozione di dimostrazione e delle sue proprietà, oppure elaborare uno strumento per la realizzazione del programma hilbertiano. A queste due finalità corrispondono due diverse forme della teor ...; [Leggi tutto...] Questo volume contiene gli elementi della teoria della dimostrazione, cioè di quella parte della logica matematica in cui si assumono le dimostrazioni come oggetto di studio matematico. Lo studio delle dimostrazioni può essere condotto con due finalità differenti: fornire un’analisi generale della nozione di dimostrazione e delle sue proprietà, oppure elaborare uno strumento per la realizzazione del programma hilbertiano. A queste due finalità corrispondono due diverse forme della teoria della dimostrazione, la teoria generale e la teoria riduttiva. Il volume presenta i concetti e i metodi fondamentali della teoria generale della dimostrazione, ma non trascura le applicazioni alla teoria riduttiva anche se queste rappresentano solo un aspetto collaterale dell’opera. La trattazione si sviluppa Intorno a due tipi di risultati, il teorema di normalizzazione e la proprietà di univocità, ed è sostanzialmente autosufficiente salvo la generica maturità matematica che è abituale richiedere in questi casi. Ogni capitolo è corredato di un certo numero di esercizi, di cui si fornisce una soluzione per permettere al lettore di procedere senza aiuti esterni.

Abstract/Sommario: Questo libro si occupa della teoria dell’equilibrio generale, e delle interrelazioni tra le variabili di un sistema economico astratto. Nella sua introduzione non matematica Weintraub per prima cosa tratta il concetto di sistema e i vari concetti ad esso relativi, come equilibrio e stabilità. Nei capitoli seguenti egli analizza il modello standard walrasiano, ed esamina l’approccio di Edgeworth insieme agli ultimi approcci della teoria dei giochi; successivamente estende l'analisi ai m ...; [Leggi tutto...] Questo libro si occupa della teoria dell’equilibrio generale, e delle interrelazioni tra le variabili di un sistema economico astratto. Nella sua introduzione non matematica Weintraub per prima cosa tratta il concetto di sistema e i vari concetti ad esso relativi, come equilibrio e stabilità. Nei capitoli seguenti egli analizza il modello standard walrasiano, ed esamina l’approccio di Edgeworth insieme agli ultimi approcci della teoria dei giochi; successivamente estende l'analisi ai modelli che includono le aspettative e la produzione, e tratta il problema della introduzione della moneta nel sistema. Il capitolo finale si occupa degli ultimi sviluppi in materia. L'approccio complessivo di questo libro alla teoria dell’equilibrio generale è di tipo macroeconomico anziché del tipo più usato, che discute dell'allocazione delle risorse nei sistemi economici. Lo scopo principale della trattazione è di presentare un modello di equilibrio generale ricco e flessibile che faccia da supporto a una struttura macro-economica keynesiana.

Abstract/Sommario: Pierre Duhem scrisse questo testo ormai classico nella fase culminante della cosiddetta «crisi» della scienza, quando il crollo della tradizione meccanicistica dell'ottocento apriva la strada a risultati rivoluzionari nella conoscenza del mondo fisico, e la relatività di Einstein e l'ipotesi dei quanta ponevano gli scienziati di fronte a nuovi aspetti di analisi e sintesi scientifica. Cosa è scienza? Quali sono i caratteri peculiari del genuino metodo scientifico? È possibile trovare u ...; [Leggi tutto...] Pierre Duhem scrisse questo testo ormai classico nella fase culminante della cosiddetta «crisi» della scienza, quando il crollo della tradizione meccanicistica dell'ottocento apriva la strada a risultati rivoluzionari nella conoscenza del mondo fisico, e la relatività di Einstein e l'ipotesi dei quanta ponevano gli scienziati di fronte a nuovi aspetti di analisi e sintesi scientifica. Cosa è scienza? Quali sono i caratteri peculiari del genuino metodo scientifico? È possibile trovare un criterio che ci permetta di operare una distinzione fra scienza empirica e sistema metafisico? È legittimo pensare che l’indagine critica sul metodo scientifico possa individuare linearità nei processi che conducono alla costruzione delle teorie e rivelare al fisico i fattori logici che determinano lo sviluppo della conoscenza? Duhem non esclude che la teoria fisica ci fornisca «una certa conoscenza del mondo esterno, irriducibile a quella puramente empirica»; possiamo intuire che «l'ordine nel quale una teoria espone risultati sperimentali» tende a una classificazione naturale, ma di una teoria scientifica non potremo mai dire se è vera o falsa; dobbiamo limitarci a valutare se è buona o cattiva, confrontandone le conseguenze con le leggi sperimentali. Non come filosofo di professione, ma mettendo a frutto la propria esperienza di scienziato e di insegnante, la sua trattazione è costantemente sorretta dalla convinzione che la riflessione critica sulle grandi costruzioni del passato svolga un ruolo determinante nella guida dello sviluppo della conoscenza scientifica. Per questo la storia della scienza «è il mezzo migliore per dare a quelli che studiano la fisica un'idea giusta e una visione chiara dell'organizzazione cosi complessa e cosi vasta di questa scienza».

Abstract/Sommario: In questi ultimi anni si è riscontrato un forte aumento di interesse per la psicologia dell’apprendimento, in parte dovuto alle implicazioni che la ristrutturazione tecnologica in atto presenta per il mondo della scuola. L’accesso di masse sempre più vaste al mondo dell’istruzione, la necessità di formare e riqualificare rapidamente schiere sempre più numerose di tecnici ha determinato una vera e propria rivoluzione nei metodi della didattica tradizionale. Inoltre l’impiego dei mezzi d ...; [Leggi tutto...] In questi ultimi anni si è riscontrato un forte aumento di interesse per la psicologia dell’apprendimento, in parte dovuto alle implicazioni che la ristrutturazione tecnologica in atto presenta per il mondo della scuola. L’accesso di masse sempre più vaste al mondo dell’istruzione, la necessità di formare e riqualificare rapidamente schiere sempre più numerose di tecnici ha determinato una vera e propria rivoluzione nei metodi della didattica tradizionale. Inoltre l’impiego dei mezzi di comunicazione di massa a scopo di propaganda o più in particolare a fini pubblicitari ha reso ancor più esplicito il bisogno di comprendere come e attraverso quali meccanismi i messaggi che provengono dal mondo esterno intervengano a determinare il comportamento umano. Partendo dal presupposto che una corretta impostazione teorica sia di estremo aiuto per la soluzione di innumerevoli problemi pratici, si comprende l’interesse con cui i responsabili della scuola, dell’industria, della propaganda e della pubblicità hanno in questi ultimi anni guardato agli studi sull’apprendimento. Il presente volume di Hilgard e Bower - entrambi professori di psicologia alla Standford University - qui tradotto dalla terza edizione completamente riveduta ed ampliata, muove dall’esposizione delle principali teorie sull’apprendimento elaborate nella prima metà del secolo e ne segue attentamente i più recenti sviluppi. Inoltre discute dettagliatamente le acquisizioni legate all’indagine fisiologica e biochimica sul sistema nervoso centrale e allo sviluppo dei sistemi per l’elaborazione dell’informazione, sviluppo strettamente dipendente dall’impiego dei computers. Il libro di Hilgard e Bower non ha però solo il pregio di essere la migliore esposizione esistente della complessa problematica legata al concetto di apprendimento, non è semplicemente un accurato e prezioso manuale, ma è esso stesso, un classico della psicologia americana, un testo che ha un suo posto nella storia della psicologia, sia per il modo con cui riflette l’atmosfera del comportamentismo, sia per l’unificazione che tenta delle diverse teorie sviluppatesi al suo interno. A causa di questa sua rilevanza teorica si è premessa all’edizione italiana una introduzione di D. F. Romano, direttore dell’istituto di Psicologia presso la facoltà di lettere e filosofia dell’università Statale di Milano, in cui, attraverso un accurato ed approfondito esame storico-critico, la psicologia del comportamento viene valutata in rapporto al più recente sviluppo sia della psicologia che del pensiero scientifico in generale.

Abstract/Sommario: Uno spettro si aggira per l'Europa - Riformare finché si è in tempo - Il sistema della proprietà - La borghesia - Il sistema politico - Le leggi e la giustizia - Sfruttamento e miseria delle classi subalterne - Il fiscalismo borghese - Espropriazione delle terre comuni e mancata assistenza - Alienazione e manipolazione.