Amerio, Piero
Torino : Boringhieri, 1978
Abstract: La teoria della dissonanza cognitiva è stata in questi ultimi anni molto discussa in psicologia e ha suggerito temi e modelli, teorie complementari e alternative che oggi contribuiscono significativamente al vivace dibattito in corso nelle discipline psicosociali. Essa si fonda sulla costatazione che l’uomo tende in generale a essere coerente con sé stesso rispetto a quello che pensa e a quello che fa. Quando la coerenza viene a mancare, si genera una tensione (la dissonanza, appunto) ...; [Read more...]
La teoria della dissonanza cognitiva è stata in questi ultimi anni molto discussa in psicologia e ha suggerito temi e modelli, teorie complementari e alternative che oggi contribuiscono significativamente al vivace dibattito in corso nelle discipline psicosociali. Essa si fonda sulla costatazione che l’uomo tende in generale a essere coerente con sé stesso rispetto a quello che pensa e a quello che fa. Quando la coerenza viene a mancare, si genera una tensione (la dissonanza, appunto) che spinge la persona a ripristinare il suo primitivo “stato mentale". Tanto forte è questa spinta, che l’individuo può sopportare situazioni anche sgradevoli e talvolta contrarie al senso comune pur di ridurre lo stato di dissonanza. Questi enunciati sono stati minuziosamente precisati, elaborati, discussi, sperimentalmente verificati e talvolta confutati in numerose ricerche, che hanno generato una vastissima letteratura. Gli autori presentano qui un quadro articolato ed esauriente di questi sviluppi teorici e sperimentali, inquadrando la teoria della dissonanza cognitiva nell’attuale contesto critico concettuale, che vede l’esaurirsi del behaviorismo, e collocandola nel suo specifico ambito sperimentale. Non sono naturalmente trascurati i suoi limiti e le critiche che ad essa sono state rivolte. Completano il lavoro numerosi resoconti di esperimenti, un glossario essenziale e un’amplissima bibliografia.