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Abstract: L'istruzione inferiore idee e proposte per la scuola di domani.

Abstract: Problemi generali - Obiettivi dell'educazione in Europa al 1970.

Abstract: Contributo di idee e dati statistici per la impostazione di un piano concreto di sviluppo della scuola italiana - Aspetti spirituali, culturali, pedagogici,didattici e sociali del problema scolastico e del piano - Il discorso del ministro della P.I: On.Aldo Moro e la dichiarazione conclusiva del governo.

Abstract: Uno dei fenomeni positivi che caratterizzano l’epoca moderna è l’affermazione di principio che l’istruzione è un diritto della persona e che il renderla accessibile a tutti fino ad età sempre più elevate è un dovere di ogni comunità civile.
Questi principi, insieme con l’instaurazione sempre più sentita ed estesa dei regimi democratici e con i rapidi progressi nell’applicazione delle tecniche al lavoro umano, hanno reso necessario pensare all’istruzione degli adolescenti oltre i 14-15 ...; [Read more...] Uno dei fenomeni positivi che caratterizzano l’epoca moderna è l’affermazione di principio che l’istruzione è un diritto della persona e che il renderla accessibile a tutti fino ad età sempre più elevate è un dovere di ogni comunità civile.
Questi principi, insieme con l’instaurazione sempre più sentita ed estesa dei regimi democratici e con i rapidi progressi nell’applicazione delle tecniche al lavoro umano, hanno reso necessario pensare all’istruzione degli adolescenti oltre i 14-15 anni non più secondo i soli termini tradizionali, di istruzione classica — la forma antica ristretta e privilegiata del sapere — e nemmeno più in soli termini di istruzione tecnica — quella che prepara gli operatori per l’attuazione dei progetti di lavoro — ma anche, e con maggiore impegno, avuto riguardo al numero, in termini di istruzione professionale, quella che si rivolge, che deve rivolgersi, alla stragrande maggioranza dei cittadini addetti a lavori esecutivi, per conferire loro, con la qualificazione professionale, con l educazione sociale e civica e con un certo livello di formazione intellettuale, una piena dignità e capacità di uomini e di cittadini.
A chi tien presente questo stato di cose e riconosce queste necessità appare subito chiaro nella sua naturale emergenza il problema connesso con la preparazione professionale della sempre crescente moltitudine dei cittadini che deve, o potrebbe, attendere a lavori agricoli, industriali e amministrativi per i quali è necessaria una qualificazione.
Il problema non è sfuggito alle grandi organizzazioni del lavoro e così, abbiamo visto anche recentemente Convegni e Congressi delle A.C.L.I., della C.I.S.L., dei Coltivatori diretti, dell’U.C.I.D. e degli industriali, dedicarvi punti importanti delle loro mozioni conclusive.
Appare perciò pienamente giustificato l'interesse che l’istruzione professionale ha suscitato in questi ultimi anni, e questo non solo in relazione ai recenti piani di sviluppo economico-politico, o alla fase di accelerata industrializzazione, ma anche, e in non minore misura, in connessione con quella affermazione dei valori personali — fondamentale nella nostra Costituzione — che trova la più alta espressione in quel pensiero cristiano dal quale noi caviamo ispirazione per la nostra azione scolastico-sociale.
Principalmente per quest’ultima incidenza l’Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi ha sempre sentito il tema di studio dell’istruzione professionale non solo come un tema di sua competenza, ma come un tema per il quale le correva l’obbligo di una presenza, di un contributo orientativo e di una azione pratica. Interessarsi anche di questo aspetto del problema scolastico era divenuto un dovere professionale discendente dal più ampio dovere morale-societario-cristiano della nostra associazione professionale. Infatti ormai molti riconoscono che la scuola è sempre meno un fatto che interessi il solo settore classico, perché diviene sempre più un servizio che interessa tutti e deve essere reso a tutti.
Tra i dirigenti della nostra Unione che hanno sentito con maggiore vivezza, e, direi, con sofferenza questo problema il Prof. Giovanni Gozzer è quello che con più assiduità e tenacia ha dedicato al tema della formazione professionale studi, ricerche dirette, prese di contatto con grandi complessi industriali ed agricoli c visite all’estero (Stati Uniti, Russia, Egitto, Piccola Europa, Spagna, America Latina, ecc.) raccogliendo notevole materiale, maturando serie riflessioni e delineando interessanti prospettive di sviluppo. Il Prof. Giovanni Gozzer ha ora ordinato, con la sua notevole capacità di sintesi e di visioni nuove, i risultati di tali studi e di tali indagini componendo un’opera che costituisce un documento nuovo e fondamentale per l’impostazione dei progetti riguardanti l’istruzione professionale dei giovani italiani. L’Unione è lieta e fiera di stampare il volume nella sua collana ed è certa di contribuire, per tal modo, in forma specifica, alla soluzione di uno dei più gravi e urgenti problemi del nostro Paese.
All’istruzione professionale, di cui negli scorsi decenni si sono delineate le linee di sviluppo più che risolti i problemi, la prossima legislatura dovrà impegnarsi a dare organica e risolutiva fisionomia.
Saranno necessarie spese e investimenti, ma sarà soprattutto necessario avere idee precise, dati e documenti inoppugnabili e forze preparate.
L’Associazione dei professori cattolici, portando cosi il suo contributo al Paese, in un momento di gravi e responsabili decisioni, assolve un suo preciso compito; ed è pronta a collaborare con i responsabili quando dalla fase degli studi si passerà a quella delle concrete realizzazioni.

Abstract: Fu chiesto ad un insegnante russo, negli anni successivi alla destalinizzazione, che cosa si facesse nella scuola durante l'epoca staliniana. «Insegnavamo » fu la risposta laconica e senza esitazione. L'episodio dice assai più di un lungo discorso. Anche nelle epoche più buie della storia dell'uomo insegnare vuol dire, in qualche modo, sottrarsi alla brutalità della potenza e alle sue violenze. C'è qualcosa di « eternamente libero e autonomo » in questo trasmettere qualche cosa a qualc ...; [Read more...] Fu chiesto ad un insegnante russo, negli anni successivi alla destalinizzazione, che cosa si facesse nella scuola durante l'epoca staliniana. «Insegnavamo » fu la risposta laconica e senza esitazione. L'episodio dice assai più di un lungo discorso. Anche nelle epoche più buie della storia dell'uomo insegnare vuol dire, in qualche modo, sottrarsi alla brutalità della potenza e alle sue violenze. C'è qualcosa di « eternamente libero e autonomo » in questo trasmettere qualche cosa a qualcuno, in questo far lievitare nuove potenzialità attraverso esperienze antiche e sapienze precedentemente vissute. Ci si potrebbe chiedere perché mai quel che si poteva fare sotto Stalin e quel che è stato fatto nei secoli, a dispetto di qualsiasi tirannia e di qualsiasi sopraffazione (« insegnare ») non possa a maggior ragione ricuperare il suo significato di libertà, aumentare i suoi margini di autonomia, nei sistemi che dichiarano di ispirarsi ai principi della democrazia, della rappresentatività, della pluralità. È un interrogativo a cui tentiamo di dare una riposta.

Abstract: La dualità della riforma scolastica in Belgio - Una politica di democratizzazione della scuola in Francia - Riforme e progetti di riforma nella Germania occidentale - La creazione della «scuola media unica» in Italia - Riforme moderate nel Lussemburgo - Rinnovamento della scuola secondaria in Olanda - Tendenze comuni delle politiche scolastiche nei Paesi della C.E.E. - Similitudini e discrepanze nelle strutture scolastiche dei paesi della C.E.E. - Politica scolastica di qualificazione ...; [Read more...] La dualità della riforma scolastica in Belgio - Una politica di democratizzazione della scuola in Francia - Riforme e progetti di riforma nella Germania occidentale - La creazione della «scuola media unica» in Italia - Riforme moderate nel Lussemburgo - Rinnovamento della scuola secondaria in Olanda - Tendenze comuni delle politiche scolastiche nei Paesi della C.E.E. - Similitudini e discrepanze nelle strutture scolastiche dei paesi della C.E.E. - Politica scolastica di qualificazione professionale.