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Abstract/Sommario: Soggetti del diritto internazionale - Principi generali - Gli stati - Sorgere, modifiche, estinzione e qualificazioni giuridiche soggettive dello Stato - Organizzazione dello Stato - Territorio dello Stato - Sudditi dello Stato - Giurisdizione nazionale dello Stato - Organizzazioni insurrezionali.

Abstract/Sommario: I titolari - I destinatari - L'oggetto - Il contenuto e la natura.

Abstract/Sommario: Dei reati in generale - Dei delitti in particolare - Delle contravvenzioni in particolare.

Abstract/Sommario: Reato impossibile e tentativo criminoso - Le cause «che escludono la pena» - Le singole cause che escludono la pena - Ignoranza ed errore sul fatto costitutivo - Esercizio di un diritto. Adempimento di un dovere - Consenso dell'avente diritto - Difesa legittima - Uso legittimo delle armi - Stato di necessità - Cause di non punibilità impeditive «comuni» o «particolari», ammesse per consuetudine o per analogia. Eccesso colposo - Le singole cause comuni di non punibilità estintive - Conc ...; [Leggi tutto...] Reato impossibile e tentativo criminoso - Le cause «che escludono la pena» - Le singole cause che escludono la pena - Ignoranza ed errore sul fatto costitutivo - Esercizio di un diritto. Adempimento di un dovere - Consenso dell'avente diritto - Difesa legittima - Uso legittimo delle armi - Stato di necessità - Cause di non punibilità impeditive «comuni» o «particolari», ammesse per consuetudine o per analogia. Eccesso colposo - Le singole cause comuni di non punibilità estintive - Concorso di norme penali, di reati e di pene - La continuazione criminosa - Limiti di contenuto tra norme penali e tra fattispecie penali che presenterebbero possibilità di sovrapposizione - Il reato complesso ed il capoverso dell'art. 82 codice penale - I tipi di criminali recidivi, abituali, professionali o per tendenza. Il reo recidivo - Il reo abituale, il reo professionale, il delinquente per tendenza.

Abstract/Sommario: L'evoluzione dell’organizzazione industriale ha fatto gradualmente emergere l’esigenza di una adeguata dinamica della direzione aziendale.
Le responsabilità direttive sono andate continuamente trasferendosi dal singolo al gruppo ed allargandosi dall'«io» al «noi».
Il governo tecnico della produzione e dei servizi e sopratutto il governo di uomini è sempre più condizionato dall’esistenza e dal funzionamento di un gruppo direzionale all’altezza delle odierne responsabilità e capace di ...; [Leggi tutto...] L'evoluzione dell’organizzazione industriale ha fatto gradualmente emergere l’esigenza di una adeguata dinamica della direzione aziendale.
Le responsabilità direttive sono andate continuamente trasferendosi dal singolo al gruppo ed allargandosi dall'«io» al «noi».
Il governo tecnico della produzione e dei servizi e sopratutto il governo di uomini è sempre più condizionato dall’esistenza e dal funzionamento di un gruppo direzionale all’altezza delle odierne responsabilità e capace di rispondere a questo nuovo ordine di esigenze.
Tale gruppo direzionale è basato, oltre che sul valore di ogni singolo suo componente, su un concorde spirito di lavoro in comune e su una concreta armonica visione di insieme, pur essendo ciascuno responsabile del proprio settore.
La formulazione collegiale di decisioni unita ad una sintona ripartizione di competenze e prerogative in misura sempre più vasta e differenziata rappresenta uno degli effetti di maggior rilievo di questa realtà.
Esiste, pertanto, con tutta evidenza, un problema di formazione e di qualificazione dei gruppi direzionali, problema la cui soluzione non può essere affidata al caso o alla buona volontà dei singoli: l’intero organismo aziendale, come responsabile di sè e della propria continuità, deve poter esprimere principi e norme su cui reggerà il proprio gruppo direzionale.
Tali principi e tali norme, che l’esperienza degli ambienti industrialmente ed organizzativamente più evoluti ha già formulato in termini scientifici, procedono direttamente dalla considerazione dei valori fondamentali dell’uomo.
Il gruppo direzionale sarà efficiente nella misura in cui realizzerà questi valori nell’ambito dell’intera comunità aziendale ed avrà la capacità di fare dell’azienda una reale associazione di collaboratori.

Abstract/Sommario: In Vittorio Emanuele Orlando i giuristi italiani riconoscono non solo uno dei più grandi studiosi del diritto pubblico, ma altresì uno di quei giureconsulti per i quali è stato scritto che il diritto è divinarum atque humanarum rerum notitia. Egli ebbe cosi per loro il valore di un esempio e di una promessa: esempio della altezza che un giurista può raggiungere; promessa di una vocazione inestinguibile della gente italiana alla scienza e, più, all’arte del diritto. Questa vocazione un ...; [Leggi tutto...] In Vittorio Emanuele Orlando i giuristi italiani riconoscono non solo uno dei più grandi studiosi del diritto pubblico, ma altresì uno di quei giureconsulti per i quali è stato scritto che il diritto è divinarum atque humanarum rerum notitia. Egli ebbe cosi per loro il valore di un esempio e di una promessa: esempio della altezza che un giurista può raggiungere; promessa di una vocazione inestinguibile della gente italiana alla scienza e, più, all’arte del diritto. Questa vocazione un tempo e potuto sembrare che fosse esaurita, quando la Francia e poi la Germania, anche nel campo del diritto, hanno primeggiato; ma già sul finire dell’ottocento un manipolo glorioso l'ha risollevata fino a conquistare un primato indiscutibile e indiscusso; tra essi Orlando è stato uno dei primi a comparile, e forse, l'ultimo a dileguarsi; come avremmo potuto non circondarlo di gratitudine e di venerazione?
Fu per questo che quando, appartato ormai dalla politica militante, lo vedemmo riprendere l’attività di giurista con uno slancio che, atta Sua tardissima età, aveva del prodigio e la Introduzione alla Teoria di Jellinek o ai Suoi Principi di diritto amministrativo, aggiornati a cura di Silvio Lessona, splendettero in una luce di tramonto più incantevole dell'aurora, sorse in noi il proposito di riunirci intorno a Lui con la offerta di questa raccolta di studi, che aveva per noi il valore di un omaggio filiale e forse gli sarebbe stata più grata di ogni altra onoranza.
Il Signore non permise a Lui ed a noi la gioia di questo sognato convegno. Mentre stavamo lavorando per Lui, Egli scomparso dalla nostra vista. Ma non dal nostro cuore.
Ma non, se i colleghi mi permettono, dal mio cuore. Lo rivedo, mentre scrivo queste righe. nel mio studiolo di Venezia. oltre cinquanta anni fa, chinarsi, Lui, ormai famoso nella scienza e nell'avvocatura, verso un giovine oscuro, con una generosità, che ancora mi commuove. Questo ricordo è il solo titolo, per il quale ho potuto accettare l'onore di presentare ai suoi figli l'omaggio che i giuristi italiani, fedeli alla Sua memoria, gli hanno dedicato.