Libri dal 1840 agli anni '70

Abstract/Sommario: Atteggiamenti teorici nei riguardi del concetto di "innato" - Critica della prima argomentazione behavioristica - Critica della seconda argomentazione behavioristica - Critica dell'atteggiamento etologico contemporaneo - Critica dell'antico atteggiamento etologico - Valore e limiti dell'esperimento di privazione.

Abstract/Sommario: È possibile considerare per morto il marxismo, come si fa da oltre mezzo secolo, quando in suo nome sono stati operati giganteschi sconvolgimenti storici? E perché allora tutti lo dicono « in crisi »? Federico Orlando, giornalista politico, lo ha chiesto a Domenico Settembrini, studioso della teoria marxista e della sua storia. Ne è venuta fuori questa intervista, in cui il marxismo viene analizzato alla luce della situazione e delle attese che caratterizzano il mondo d’oggi. Una parti ...; [Leggi tutto...] È possibile considerare per morto il marxismo, come si fa da oltre mezzo secolo, quando in suo nome sono stati operati giganteschi sconvolgimenti storici? E perché allora tutti lo dicono « in crisi »? Federico Orlando, giornalista politico, lo ha chiesto a Domenico Settembrini, studioso della teoria marxista e della sua storia. Ne è venuta fuori questa intervista, in cui il marxismo viene analizzato alla luce della situazione e delle attese che caratterizzano il mondo d’oggi. Una particolare attenzione è dedicata al marxismo di Gramsci e alla strategia del PCI. Il compromesso storico è visto infatti come un aggiornamento del gramscismo a una situazione influenzata in modo determinante da fattori internazionali. Gramsci, insomma, non poteva prevedere gli accordi di Yalta.

Abstract/Sommario: La teoria della dissonanza cognitiva è stata in questi ultimi anni molto discussa in psicologia e ha suggerito temi e modelli, teorie complementari e alternative che oggi contribuiscono significativamente al vivace dibattito in corso nelle discipline psicosociali. Essa si fonda sulla costatazione che l’uomo tende in generale a essere coerente con sé stesso rispetto a quello che pensa e a quello che fa. Quando la coerenza viene a mancare, si genera una tensione (la dissonanza, appunto) ...; [Leggi tutto...] La teoria della dissonanza cognitiva è stata in questi ultimi anni molto discussa in psicologia e ha suggerito temi e modelli, teorie complementari e alternative che oggi contribuiscono significativamente al vivace dibattito in corso nelle discipline psicosociali. Essa si fonda sulla costatazione che l’uomo tende in generale a essere coerente con sé stesso rispetto a quello che pensa e a quello che fa. Quando la coerenza viene a mancare, si genera una tensione (la dissonanza, appunto) che spinge la persona a ripristinare il suo primitivo “stato mentale". Tanto forte è questa spinta, che l’individuo può sopportare situazioni anche sgradevoli e talvolta contrarie al senso comune pur di ridurre lo stato di dissonanza. Questi enunciati sono stati minuziosamente precisati, elaborati, discussi, sperimentalmente verificati e talvolta confutati in numerose ricerche, che hanno generato una vastissima letteratura. Gli autori presentano qui un quadro articolato ed esauriente di questi sviluppi teorici e sperimentali, inquadrando la teoria della dissonanza cognitiva nell’attuale contesto critico concettuale, che vede l’esaurirsi del behaviorismo, e collocandola nel suo specifico ambito sperimentale. Non sono naturalmente trascurati i suoi limiti e le critiche che ad essa sono state rivolte. Completano il lavoro numerosi resoconti di esperimenti, un glossario essenziale e un’amplissima bibliografia.

Abstract/Sommario: Teorie elementari - Strutture e linguaggi elementari - Compattezza - Introduzione alla teoria dei modelli - Logica elementare - Logica proposizionale - Decidibilità - Aritmetica.

Abstract/Sommario: Le ipotesi interpretative - Aggressività espansiva e aggressività difensiva - L'aggressività come espansione - L'aggressività come difesa - La canalizzazione e la ritualizzazione dell'aggressività umana - L'inibizione all'aggressività espansiva e difensiva - L'aggressività come disadattamento.

Abstract/Sommario: Questo volume contiene gli elementi della teoria della dimostrazione, cioè di quella parte della logica matematica in cui si assumono le dimostrazioni come oggetto di studio matematico. Lo studio delle dimostrazioni può essere condotto con due finalità differenti: fornire un’analisi generale della nozione di dimostrazione e delle sue proprietà, oppure elaborare uno strumento per la realizzazione del programma hilbertiano. A queste due finalità corrispondono due diverse forme della teor ...; [Leggi tutto...] Questo volume contiene gli elementi della teoria della dimostrazione, cioè di quella parte della logica matematica in cui si assumono le dimostrazioni come oggetto di studio matematico. Lo studio delle dimostrazioni può essere condotto con due finalità differenti: fornire un’analisi generale della nozione di dimostrazione e delle sue proprietà, oppure elaborare uno strumento per la realizzazione del programma hilbertiano. A queste due finalità corrispondono due diverse forme della teoria della dimostrazione, la teoria generale e la teoria riduttiva. Il volume presenta i concetti e i metodi fondamentali della teoria generale della dimostrazione, ma non trascura le applicazioni alla teoria riduttiva anche se queste rappresentano solo un aspetto collaterale dell’opera. La trattazione si sviluppa Intorno a due tipi di risultati, il teorema di normalizzazione e la proprietà di univocità, ed è sostanzialmente autosufficiente salvo la generica maturità matematica che è abituale richiedere in questi casi. Ogni capitolo è corredato di un certo numero di esercizi, di cui si fornisce una soluzione per permettere al lettore di procedere senza aiuti esterni.

Abstract/Sommario: Istruzione, legittimazione e conflitto è la nuova edizione di una precedente raccolta di saggi su Scuola, potere e ideologia, curata da Marzio Barbagli per questa stessa collana e pubblicata per la prima volta nel 1972. Nella presente edizione, accanto ad alcuni contributi ormai classici di sociologia dell’educazione — come quelli di Althusser, Turner, Davis e Dollard, Bourdieu e degli studiosi della scuola dì Francoforte — tutti ripresi dalla precedente raccolta, compaiono i più impor ...; [Leggi tutto...] Istruzione, legittimazione e conflitto è la nuova edizione di una precedente raccolta di saggi su Scuola, potere e ideologia, curata da Marzio Barbagli per questa stessa collana e pubblicata per la prima volta nel 1972. Nella presente edizione, accanto ad alcuni contributi ormai classici di sociologia dell’educazione — come quelli di Althusser, Turner, Davis e Dollard, Bourdieu e degli studiosi della scuola dì Francoforte — tutti ripresi dalla precedente raccolta, compaiono i più importanti lavori usciti negli anni '70, sia nel campo della speculazione teorica che nel settore della ricerca sperimentale. Al primo gruppo appartengono i due saggi di R. Collins — della scuola neoweberiana —, quello di S. Bowles e H. Gintis — della corrente neomarxista —, e il testo di N. Keddie, esponente della nuova sociologia dell’educazione che si richiama alle correnti dell'etnometodologia. Nel secondo gruppo figurano i saggi di C. Jencks e M. J. Bane e di R. Boudon, centrati sul tema dell'istruzione e della mobilità sociale in paesi come gli Stati Uniti e la Francia. Dalla raccolta emerge un ampio quadro sulle origini, il funzionamento e i fattori di trasformazione dei sistemi scolastici in diversi paesi capitalistici, accanto a un interessante esempio di analisi sulle politiche dell’educazione in un paese socialista — la Cina — di A. Russo, pubblicato qui per la prima volta.

Abstract/Sommario: La visione del linguaggio come competenza di un parlante-ascoltatore ideale, caratteristica del paradigma dominante in psicolinguistica negli anni '60 — il paradigma chomskiano — appare oggi definitivamente tramontata. Da una visione del linguaggio fuori del contesto si è passati ad una visione del linguaggio nel contesto. Il paradigma emergente negli anni '70 vede il linguaggio essenzialmente come un mezzo di comunicazione e di interazione sociale tra gli individui. In questo volume s ...; [Leggi tutto...] La visione del linguaggio come competenza di un parlante-ascoltatore ideale, caratteristica del paradigma dominante in psicolinguistica negli anni '60 — il paradigma chomskiano — appare oggi definitivamente tramontata. Da una visione del linguaggio fuori del contesto si è passati ad una visione del linguaggio nel contesto. Il paradigma emergente negli anni '70 vede il linguaggio essenzialmente come un mezzo di comunicazione e di interazione sociale tra gli individui. In questo volume si vuole mostrare come questo paradigma sia stato applicato allo studio dell’acquisizione del linguaggio e del suo sviluppo nel bambino. Le ricerche riportate, tutte assai recenti, vengono presentate in due sezioni distinte a seconda che i loro autori considerino il contesto, nel quale il linguaggio si sviluppa, in senso stretto — il contesto comunicativo — o in senso più ampio — il contesto sociale. Questa chiave interpretativa di alcuni degli sviluppi più significativi che si sono verificati in psicolinguistica nel corso degli ultimi dieci anni permette, inoltre, di evidenziare come l'analisi del linguaggio e del suo sviluppo sia divenuta ormai un campo di ricerca interdisciplinare, in cui si sommano e si integrano le competenze del linguista, dello psicologo e del sociologo.

Abstract/Sommario: Dopo un breve esame critico della letteratura sulle classi sociali da Marx in poi e del dibattito di recente sviluppatosi in Italia, incentrato sulla presunta proletarizzazione dei ceti medi, l’autore tenta di spiegare l’espansione dei nuovi ceti medi, collegandola all'allargarsi dei compiti dello Stato e vedendola funzionale agli equilibri sociali del sistema capitalistico. L’espansione dei ceti medi improduttivi, collocata nella cosiddetta terziarizzazione degradata propria di un pae ...; [Leggi tutto...] Dopo un breve esame critico della letteratura sulle classi sociali da Marx in poi e del dibattito di recente sviluppatosi in Italia, incentrato sulla presunta proletarizzazione dei ceti medi, l’autore tenta di spiegare l’espansione dei nuovi ceti medi, collegandola all'allargarsi dei compiti dello Stato e vedendola funzionale agli equilibri sociali del sistema capitalistico. L’espansione dei ceti medi improduttivi, collocata nella cosiddetta terziarizzazione degradata propria di un paese come l'Italia e soprattutto delle sue regioni meridionali (una parte del fascicolo è dedicata alla situazione delle classi in Sicilia), serve infatti all’allargamento delle basi di consenso della classe dominante.

Abstract/Sommario: La presente edizione italiana, in tre volumi, del corso di calcolo di Apostol risponde efficacemente alle accresciute esigenze dell'insegnamento matematico universitario. La ragione del suo indiscusso successo internazionale è data dall’esposizione che da un lato sviluppa in modo rigoroso l’analisi e la geometria come scienze deduttive, dall’altro, con il frequente ricorso a dimostrazioni di tipo intuitivo e avvalendosi di un’ampia e varia esemplificazione, acquista maggiore flessibili ...; [Leggi tutto...] La presente edizione italiana, in tre volumi, del corso di calcolo di Apostol risponde efficacemente alle accresciute esigenze dell'insegnamento matematico universitario. La ragione del suo indiscusso successo internazionale è data dall’esposizione che da un lato sviluppa in modo rigoroso l’analisi e la geometria come scienze deduttive, dall’altro, con il frequente ricorso a dimostrazioni di tipo intuitivo e avvalendosi di un’ampia e varia esemplificazione, acquista maggiore flessibilità e prepara il terreno alla soluzione dei problemi fisici e ingegneristici. In questa prospettiva interdisciplinare, che si va sempre più affermando nelle università italiane, rientra anche questo secondo volume, dedicato alla geometria; in esso grande importanza rivestono le questioni di algebra lineare, ed è questa infatti a fornire l’ossatura teorica e il linguaggio per un’elegante soluzione dei problemi geometrici tradizionali.