Libri dal 1840 agli anni '70

Abstract/Sommario: Il Pci al governo porterebbe l’Italia fuori del capitalismo occidentale? È questo il tema di scottante attualità che viene affrontato in questo libro con uno stile accessibile a tutti e al tempo stesso con rigore scientifico. Sullo sfondo di una ampia descrizione della crisi del capitalismo occidentale, e di quella italiana nel suo contesto, vengono esaminate le posizioni dei comunisti in merito alle imprese multinazionali e ai rapporti con le istituzioni finanziarie internazionali, co ...; [Leggi tutto...] Il Pci al governo porterebbe l’Italia fuori del capitalismo occidentale? È questo il tema di scottante attualità che viene affrontato in questo libro con uno stile accessibile a tutti e al tempo stesso con rigore scientifico. Sullo sfondo di una ampia descrizione della crisi del capitalismo occidentale, e di quella italiana nel suo contesto, vengono esaminate le posizioni dei comunisti in merito alle imprese multinazionali e ai rapporti con le istituzioni finanziarie internazionali, con la Comunità Europea, con i paesi in via di sviluppo. Come il Pci intende riequilibrare la nostra bilancia dei pagamenti? Come intende rimettere in moto lo sviluppo nel contesto internazionale? Una analisi senza pregiudizi che è un importante contributo al dibattito politico nel nostro paese.

Abstract/Sommario: K. Lorenz, nato a Vienna nel 1903, conseguì all’Uni-versità di Vienna la laurea in medicina e il dottorato in zoologia. Nel corso della seconda guerra mondiale lavorò come psichiatra nell’esercito tedesco. Nonostante la pratica medica, seguita soprattutto in omaggio al padre, celebre chirurgo viennese, interesse primario di Lorenz fu però sempre l'osservazione del comportamento animale, di cui pervenne a scoprire, approfondendo le prime osservazioni di Oskar Heinroth, i meccanismi inna ...; [Leggi tutto...] K. Lorenz, nato a Vienna nel 1903, conseguì all’Uni-versità di Vienna la laurea in medicina e il dottorato in zoologia. Nel corso della seconda guerra mondiale lavorò come psichiatra nell’esercito tedesco. Nonostante la pratica medica, seguita soprattutto in omaggio al padre, celebre chirurgo viennese, interesse primario di Lorenz fu però sempre l'osservazione del comportamento animale, di cui pervenne a scoprire, approfondendo le prime osservazioni di Oskar Heinroth, i meccanismi innati. Ha potuto così sviluppare, lavorando all'istituto Max Planck di Seewiesen (Germania Occidentale), una importante scuola, il cui rappresentante più illustre è I. Eibl-Eibesfeldt. Il premio Nobel, conferitogli nel 1973, ha riconosciuto Lorenz quale fondatore di una nuova disciplina biologica: l’etologia o scienza generale del comportamento animale ed umano. Ormai assai noto in Italia, dopo la pubblicazione di opere di alto livello scientifico e di straordinaria suggestione culturale - Il così eletto male (Il Saggiatore, Milano 1969; Garzanti, Milano 1974); Evoluzione e modificazione del comportamento (Boringhieri, Torino 1971); L’anello di re Salomone (Adelphi, Milano 1974); E l’uomo incontrò il cane (Adelphi, Milano 1974); Gli otto peccati capitali della nostra civiltà (Adelphi, Milano 1974); L’altra faccia dello specchio (Adelphi, Milano 1974) - Lorenz è stato al centro di una vivace polemica, suscitata dalle interpretazioni della sua teoria come « razzismo biologico ». Frutto di questa polemica il rifacimento di Il così detto male (cfr. nell'edizione italiana L'aggressività, Il Saggiatore, Milano 1976).

Abstract/Sommario: Lucio Colletti mette a punto il dibattito marxista sulla crisi e il destino del capitalismo. Un'antologia sistematica delle pagine più acute e significative di Karl Marx, Eduard Bernstein, Heinrich Cunow, Conrad Schmidt, Karl Kautsky, Michail J. Tugan-Baranovskij, V. I. Lenin, Rudolf Hilferding, Rosa Luxemburg, Henryk Grossmann.

Abstract/Sommario: Edito in Inghilterra nel 1938 su una prima stesura degli anni '34-37, rielaborato nella versione tedesca fino al 1950, il Karl Marx di Korsch è innanzi tutto, e prima ancora che una limpida monografia, il tentativo più cosciente di confrontare il pensiero di Marx con i problemi teorici posti da un trentennio di storia del movimento operaio: dalla crisi della II Internazionale alla Rivoluzione d'Ottobre, dalla sconfitta della rivoluzione socialista in Occidente alla svolta staliniana de ...; [Leggi tutto...] Edito in Inghilterra nel 1938 su una prima stesura degli anni '34-37, rielaborato nella versione tedesca fino al 1950, il Karl Marx di Korsch è innanzi tutto, e prima ancora che una limpida monografia, il tentativo più cosciente di confrontare il pensiero di Marx con i problemi teorici posti da un trentennio di storia del movimento operaio: dalla crisi della II Internazionale alla Rivoluzione d'Ottobre, dalla sconfitta della rivoluzione socialista in Occidente alla svolta staliniana del '26.

Abstract/Sommario: Nell’era della bomba all’idrogeno il problema dell'aggressività dell’uomo è il più importante che la scienza possa affrontare, poiché da esso dipende la sopravvivenza stessa dell’umanità. Sappiamo che secondo Marx l’aggressività è un prodotto delle contraddizioni di classe e che perciò è annullabile soltanto in una società comunista. Freud, invece, pur riconoscendo che la divisione in classi è una delle massime cause di pulsioni aggressive, postula anzitutto una componente istintuale, ...; [Leggi tutto...] Nell’era della bomba all’idrogeno il problema dell'aggressività dell’uomo è il più importante che la scienza possa affrontare, poiché da esso dipende la sopravvivenza stessa dell’umanità. Sappiamo che secondo Marx l’aggressività è un prodotto delle contraddizioni di classe e che perciò è annullabile soltanto in una società comunista. Freud, invece, pur riconoscendo che la divisione in classi è una delle massime cause di pulsioni aggressive, postula anzitutto una componente istintuale, l’istinto di morte, contrapposto all’eros, l’istinto di vita. In questo saggio fondamentale, certo il più audace e discusso dello scienziato tedesco, Konrad Lorenz afferma che l'aggressività è sì un istinto, ma « un istinto come ogni altro »; non opposto, perciò, all’istinto di conservazione, ma anzi, in condizioni normali, al servizio di esso. Con un ampio esame basato sui suoi studi sul comportamento degli animali, quindi, giunge ad attribuire le tragiche conseguenze dell’aggressività umana, non a pulsioni insondabili, ma al troppo rapido mutamento delle condizioni esistenziali degli uomini a cui, proprio per mancanza di tempo, l’evoluzione non ha potuto contrapporre adeguati « meccanismi inibitori ».

Abstract/Sommario: « Fra i politici egli era un vero politico, fra gli intellettuali un intellettuale, perché del politico aveva il realismo, il buon senso, la necessaria dimensione concreta, la capacità di scegliere e non ondeggiare continuamente fra i corni di un dilemma; e dell’intellettuale aveva l’anticipo, la passione analitica dei processi di fondo, sotterranei, non immediati, la raccolta sistematica del dato, e quindi l’astrazione teorica su cui l’anticipo si fonda ». Così Luigi Berlinguer tratte ...; [Leggi tutto...] « Fra i politici egli era un vero politico, fra gli intellettuali un intellettuale, perché del politico aveva il realismo, il buon senso, la necessaria dimensione concreta, la capacità di scegliere e non ondeggiare continuamente fra i corni di un dilemma; e dell’intellettuale aveva l’anticipo, la passione analitica dei processi di fondo, sotterranei, non immediati, la raccolta sistematica del dato, e quindi l’astrazione teorica su cui l’anticipo si fonda ». Così Luigi Berlinguer tratteggia la personalità di Giorgio Giorgetti, storico e militante comunista recentemente scomparso. A meglio delineare la complessa figura di intellettuale e di uomo politico è destinata questa raccolta di scritti inediti fra i quali, accanto a interventi più direttamente legati alla vita di partito, spiccano i due saggi su Marxismo e religione e su "La crisi economica in Garfagnana": il primo è un originale tentativo, di forte attualità, di ridiscutere le basi « filosofiche » della politica dei comunisti italiani nei confronti dei cattolici; nel secondo è forse da rintracciare il nucleo politico e la matrice ideale dei vasti studi storici che Giorgetti avrebbe poi dedicato, fino ai suoi ultimi anni, alla storia del mondo contadino e dell’economia agricola in Toscana.

Abstract/Sommario: Il fenomeno della crisi e la teoria del ciclo economico sono analizzati in questo libro con le difficoltà storicamente attraversate dall’economia capitalistica tra le due guerre. L’analisi degli effetti della prima guerra mondiale viene collegata agli aggiustamenti che la teoria economica opera per dare conto delle nuove realtà. Si segue, attraverso i saggi di Mitchell, Hawtrey, Hayek, la rottura e la riformulazione del nesso che lega investimento-ciclo e moneta attraverso la distinzio ...; [Leggi tutto...] Il fenomeno della crisi e la teoria del ciclo economico sono analizzati in questo libro con le difficoltà storicamente attraversate dall’economia capitalistica tra le due guerre. L’analisi degli effetti della prima guerra mondiale viene collegata agli aggiustamenti che la teoria economica opera per dare conto delle nuove realtà. Si segue, attraverso i saggi di Mitchell, Hawtrey, Hayek, la rottura e la riformulazione del nesso che lega investimento-ciclo e moneta attraverso la distinzione dei tassi di interesse (Hawtrey) e lo studio degli effetti reali della inflazione creditizia (Hawtrey e Hayek), evidenziando differenze teoriche e di fatto alla base delle politiche di stabilizzazione monetaria degli anni ’24-’26. L’affermarsi di una nuova visione critica dopo il ’29 trova riscontro nell’emergere contrastato — cfr. il saggio di Haberler — della teoria della domanda effettiva, da Aftalion a Keynes; la formazione delle aspettative diviene il nodo centrale di una teoria delle fluttuazioni da cui è sparita ogni regolarità o equilibrio tendenziale (Kalecki), al punto da richiedere un intervento generalizzato dello Stato nell'economia al fine di evitare le condizioni di ristagno manifestatesi a partire dal '37 (Hansen). È evidente l’interesse di questi saggi nel momento in cui le condizioni di stagflation fanno riemergere la polemica tra sostenitori della manovra della domanda aggregata ed i nuovi monetaristi che, ritornando variamente alle teorie degli anni ’20, attribuiscono proprio all'intervento pubblico l'origine principale delle recenti difficoltà.

Abstract/Sommario: Come un cargo pieno di falle, l’IRI naviga alla deriva con il suo carico di debiti (ventimila miliardi), di perdite (circa settecento miliardi, poco meno di tre miliardi per ogni giorno lavorativo), di interessi passivi (duemila miliardi all’anno, il 16% del fatturato).
Il maggiore ente di gestione pubblica, cui fanno capo il 70% delle partecipazioni statali, sta vivendo un dramma senza precedenti; eppure c’è sempre chi balla sul Titanic, e qualcuno che grida all’orchestra di suonare ...; [Leggi tutto...] Come un cargo pieno di falle, l’IRI naviga alla deriva con il suo carico di debiti (ventimila miliardi), di perdite (circa settecento miliardi, poco meno di tre miliardi per ogni giorno lavorativo), di interessi passivi (duemila miliardi all’anno, il 16% del fatturato).
Il maggiore ente di gestione pubblica, cui fanno capo il 70% delle partecipazioni statali, sta vivendo un dramma senza precedenti; eppure c’è sempre chi balla sul Titanic, e qualcuno che grida all’orchestra di suonare più forte. I suoi dirigenti, incapaci di raccogliere danaro privato — secondo la formula, decantata in tutto il mondo, di associazione tra capitale pubblico e privato — chiedono allo Stato duemilatrecentottanta miliardi per i prossimi tre anni, pena la paralisi. Ma si può salvare l’IRI — e i suoi cinquecentoventimila dipendenti — prescindendo dal gruppo dei dirigenti portato alla ribalta da Petrilli negli anni Sessanta? Si può recuperare questo ente senza una profonda riforma, che faccia piazza pulita dei giochi di potere e degli intrighi che lo paralizzano, del clientelismo, della lottizzazione politica, delle incapacità che ne hanno moltiplicato gli errori e pregiudicato la credibilità? Gli italiani si fanno i conti in tasca: nel 1976 ognuno di noi ha pagato quattordicimila lire per coprire il deficit delle partecipazioni statali. Che sia il caso di cominciare a rivoltare le tasche anche a qualcun altro?

Abstract/Sommario: Che cos'è la sociologia? - Sociologia e antropologia sociale - Il mestiere di sociologo - Parentela, matrimonio e famiglia - Tecnologia, economia e società - Classi sociali - Aggressione, conflitto e controllo sociale - Magia, religione e società.